Roma 9 maggio: è stato presentato a Roma l’Italian Export Forum, il primo think-tank dedicato ad analisi, confronti e proposte per lo sviluppo dell’ export made in Italy. Sace Simest (gruppo Cdp) main partner tecnico dell’iniziativa che si terrà il 14 e 15 giugno a Piano di Sorrento (Na) e coinvolgerà oltre 100 primarie aziende, istituzioni nazionali e internazionali. L’associazione Sportello Italia nel Principato di Monaco è media partner dell’evento con la sua rivista Monaco Affari. Le aziende interessate potranno partecipare gratuitamente.
Una sintesi tra un ecosistema di concezione inedita e un think-tank, composto da un grande evento annuale, un osservatorio permanente e una piattaforma web di scambio virtuale, il tutto destinato a sviluppare analisi, confronti, discussioni dedicate specificamente all’export made in Italy e ai suoi attori principali, per colmare un vuoto oggi esistente e dare la giusta attenzione a un settore che nel 2018 ha mosso in Italia circa 463 miliardi di euro.
È lo IEF-Italian Export Forum: il primo forum specificamente pensato per riunire il mondo dell’export italiano, che si terrà il 14 e 15 giugno a Piano di Sorrento (Na) con Sace Simest (Gruppo Cdp) in qualità di main partner tecnico e il supporto di ISPI – Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, Deloitte, Edelman e con la Lega del Filo d’Oro come charity partner. Al forum potranno iscriversi gratuitamente aziende interessate a migliorare la loro proiezione all’estero o quelle che intendono affacciarsi sui mercati internazionali.
Punto di forza del progetto è la partecipazione di importanti aziende e istituzioni, sia italiane che estere, tra le quali ministero delle Politiche Agricole, confindustria, agenzia dogane, ispettorato frodi agroalimentari, Dubai Economic Council, ambasciata d’Italia in Qatar tutte con grande esperienza sui mercati internazionali e con le quali sarà possibile interagire nell’ambito di workshop tematici e di incontri one-to-one dedicati ai settori di punta del made in Italy come l’enogastronomia, la moda, i macchinari, i mobili. Oltre alle sessioni plenarie, lo IEF prevederà tavole rotonde e focus di approfondimento sui principali temi che caratterizzano la promozione del made in Italy all’estero e le criticità affrontate dalle aziende esportatrici. Il forum consegnerà anche un premio eccellenza export Italia e non mancheranno momenti conviviali come il gran gala delle Eccellenze.
L’iniziativa è stata illustrata oggi a Roma alla John Cabot University alla presenza del presidente dell’ateneo Franco Pavoncello, di Vincenzo De Luca (ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, direttore generale per la promozione del Sistema Paese), di Alessandro Decio (amministratore delegato e direttore generale di SACE), Lorenzo Zurino (presidente IEF – fondatore e amministratore delegato The One Company), Mario Gasbarrino (presidente e amministratore delegato Unes/U2 supermercati), Ernesto Lanzillo (Deloitte Private Leader Italia), Rossano Bartoli (presidente Lega del Filo d’Oro), Fiorella Passoni (amministratore delegato Edelman Italia).
L’Italian Export Forum nasce da un’idea e dall’esperienza di Lorenzo Zurino, imprenditore specializzato nella distribuzione di prodotti alimentari made in Italy negli USA, ed è concepito con l’obiettivo di offrire un reale valore aggiunto alle aziende partecipanti non solo grazie all’evento ma anche attraverso l’Osservatorio permanente che fungerà da raccordo stabile tra imprese, istituzioni, associazioni sui temi dell’export.
Obiettivo del forum è la costituzione di una grande alleanza finalizzata a dare alla promozione del made in Italy l’attenzione che merita da parte dei decisori e dell’opinione pubblica del Paese ed un contributo qualitativamente elevato in termini di analisi e soluzioni concrete alle aziende che esportano e a quelle che intendono farlo.
“L’export costituisce un settore strategico e trainante per l’economia italiana, ma nel nostro paese manca attualmente un momento di confronto dal respiro nazionale tra soggetti pubblici e privati, sia italiani che internazionali, per analizzare i problemi e indicare soluzioni concrete legate alla promozione delle aziende italiane all’estero. L’Italian Export Forum è nato per colmare questo vuoto e costituisce quindi un inedito assoluto nel panorama economico e istituzionale italiano – ha affermato Lorenzo Zurino – La scelta del Sud non è casuale perché credo che il Mezzogiorno possa trovare nell’export una chiave fondamentale per la propria crescita e per la valorizzazione delle sue tante eccellenze”.
“Il processo di internazionalizzazione delle nostre imprese è fondamentale, ma si presenta come un cammino complesso, su cui pesano scenari geopolitici ed economici non sempre facilmente prevedibili. Questa complessità richiede una strategia coordinata da parte delle istituzioni preposte all’internazionalizzazione del Paese. La Farnesina e la rete diplomatico-consolare contribuiscono a questa strategia, aiutando le imprese nel loro percorso grazie a un importante lavoro di sostegno istituzionale e market intelligence”, ha aggiunto Vincenzo De Luca.
“Siamo molto felici di essere partner tecnici di questo primo Italian Export Forum, una nuova iniziativa ad alto valore strategico che sono certo offrirà un’importante occasione di confronto per dare voce e sostegno al mondo dell’export, motore fondamentale dell’economia del nostro Paese, che da solo contribuisce a quasi un terzo del PIL – ha poi detto Alessandro Decio – Come Sace Simest siamo in prima linea in questa direzione, con oltre 28 miliardi di euro mobilitati a sostegno delle imprese italiane sui mercati esteri nell’ultimo anno, in crescita a due cifre per il terzo anno consecutivo. Siamo pronti a fare ancora di più e siamo certi che iniziative come questa dell’Italian Export Forum, e lo stimolo continuo delle tante eccellenti imprese italiane ci aiuterà a fare sempre di meglio”.
“Nato 85 anni fa, proprio grazie al supporto di un gruppo di imprenditori, e oggi forte di una membership che conta oltre 70 aziende associate, tra cui le principali imprese italiane, ISPI da sempre dedica un’attenzione significativa – che lo contraddistingue fra i think-tank italiani ed è tipica invece di quelli anglosassoni – all’elaborazione di analisi e scenari a supporto dell’internazionalizzazione del Sistema Paese – ha affermato Paolo Magri – L’obiettivo è di offrire alle imprese una chiave di lettura geopolitica e geoeconomica per un mondo in continuo e rapido cambiamento. Per far questo è cruciale la partnership con istituzioni come Sace e iniziative come l’Italian Export Forum che, mettendo insieme competenze e approcci diversi, ma tra loro strettamente complementari, aiutano le aziende italiane ad aprirsi ancora di più al mondo”.
“L’internazionalizzazione è una sfida e un fattore di crescita e sviluppo fondamentale per la competitività delle nostre imprese, in particolare delle PMI. In questo momento storico, ‘aprire i propri confini all’estero’ può rappresentare un’alternativa alla stagnazione del mercato interno; ciononostante, considerato anche il contesto internazionale incerto, il percorso di internazionalizzazione non può prescindere da un’analisi mirata dello scenario globale. Il nostro studio -Le fiere come strumento di internazionalizzazione del made in Italy – rappresenta una testimonianza della grande attenzione che dedichiamo alla tematica e, infatti, ha avuto anche un risvolto pratico importante, contribuendo alla introduzione di una specifica norma nel decreto Crescita, che prevede l’agevolazione fiscale del credito d’imposta per la partecipazione delle PMI alle manifestazioni fieristiche internazionali di settore”, ha dichiarato Ernesto Lanzillo.
“Ringrazio Lorenzo Zurino, per averci dato l’opportunità di essere charity partner di questo importante evento dedicato al settore dell’export – ha poi aggiunto Rossano Bartoli – Questa è una preziosa occasione per accreditare l’Associazione presso un qualificato panel di stakeholder istituzionali ed economici di livello internazionale, e promuovere l’attività della Lega del Filo d’Oro a supporto delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e delle loro famiglie”.
“E’ un grande onore per la John Cabot University poter ospitare la conferenza stampa della prima edizione dell’Italian Export Forum. Questa è una iniziativa importante che rientra pienamente nella mission della JCU, università Americana in Italia dal 1972, da sempre dedicata allo sviluppo del dialogo e progresso internazionale e alla conoscenza e amicizia reciproca tra Italia e Stati Uniti. – ha concluso Franco Pavoncello – Siamo lieti di poter offrire ai promotori dell’IEF, le molteplici risorse umane della nostra università, e in special modo i nostri brillanti studenti, al fine di facilitare, se richiesto, il lavoro organizzativo e operativo della manifestazione. Ringrazio l’amico Lorenzo Zurino, per aver pensato a noi, e sono certo che questo sia l’inizio di una importante collaborazione tra le due organizzazioni”.